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INDIRIZZI

Sede Nazionale (Legale)

Rieti -  via Antonio Gramsci, 63
 
Sede Nazionale (Operativa)
 
Nola (NA) - via Gen. Mario De Sena,176 (piano terra P.zzo Ambrosio)

L' Istituto Culturale denominato "Opera Internazionale Sant’Elena Imperatrice" (O.I.S.E.I )  è stato fondato nell' 2018. E' un sodalizio non a scopo di lucro come prevede il vigente Statuto del art. 1, che persegue finalità solidalistiche anche attraverso un'azione di sostegno e sussidiarietà.

In particolare l'istituto ha lo scopo primario di promuovere in Italia è all'estero, iniziative di Studio e di  Ricerca su tutti i settori che coprono le 9 macro aree settoriale ATECO .

Nell'anno 2019 l'Opera Internazionale Sant’Elena Imperatrice ha costituito un Centro di Servizi di Studi di Ricerche, Arti Lettere, Scienze e Attività Filantropiche, in seguito nel 2019 ha aderito alla Confederazione PMI ITALIA, Organizzazione Nazionale Accreditata ai Ministeri.

Attraverso la stessa fornisce in convenzione molteplici servizi nonché la Formazione è Riqualificazione Professionale, la Formazione in Materia di Sicurezza di Lavoro, Sicurezza Alimentare (HACCP), Settore Sanitario (ECM) ecc.

Centro Servizi Socio-Culturale si occupa di:

  • Promuovere convegni, seminari, conferenze, dibattiti, proiezioni di film e documenti, corsi di formazione, di aggiornamento teorico – pratici di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza e al mondo del volontariato nonché qualsiasi tipo di attività sociale e di solidarietà;
  • organizzare soggiorni, viaggi e manifestazioni a scopo culturale;
  • conferire benemerenze, attestazioni di merito, premi, riconoscimenti, proporre iniziative editoriali d’interesse culturale, interventi umanitari, di assistenza e di beneficenza; promuovere e/o realizzare attività finalizzate alla diffusione della pratica sportiva;
  • gestire e coogestire – nel senso più ampio –  di sale, spazi teatrali, impianti cinematografici e sportivi con i relativi servizi annessi (bar, guardaroba, ecc.);
  • produrre, realizzare, distribuire servizi fotografici, cinematografici e/o televisivi di qualsiasi lunghezza e formato, per il trattamento dell’immagine e del suono;
  • produrre, distribuire spettacoli teatrali, musicali e provvedere alla loro diffusione;
  • svolgere attività di consulenza legale e di assistenza ai soci iscritti, con enti, associazioni pubbliche e private;
  • aderire o affiliarsi ad associazioni o enti pubblici e privati al fine di favorire la realizzazione degli scopi suddetti;
  • allestire un sito informatico consultabile via internet;
  • partecipare, in qualsiasi forma, alle attività promosse da altre associazioni o enti
  • essere un luogo d’incontro, aggregazione e socializzazione, per Soci, Familiari è Amici;
  • curare tutti gli aspetti connessi e sussidiari delle attività sopra elencate.

 

Terzo Settore: il Registro unico

Una delle novità apportate dal Codice del Terzo Settore è l’istituzione di un Registro Unico, presso il quale confluiscono tutte le realtà che fanno parte degli oltre 300 tra albi ed anagrafi degli enti no profit. Il Registro, gestito a livello regionale o dalle Province autonome, operativo dal febbraio 2019,  è accessibile a chiunque online e comprende:

  • organizzazioni di volontariato;
  • associazioni di promozione sociale;
  • entifilantropici;imprese e cooperative sociali;
  • retiassociative;cooperative di mutuo soccorso;
  • altri enti.

Per ciascuno di questi Enti c’è tutta una serie di informazioni relative a:

  • la denominazione e la natura giuridica dell’impresa sociale;
  • la sede legale ed eventuali altre sedi;l’attività di cui si occupa;
  • il codice fiscale e la partita Iva;
  • i nominativi dei rappresentanti legali e di chi ricopre cariche sociali.

Gli Enti che operano nel Terzo Settore sono obbligati ad iscriversi a questo Registro Unico, se vogliono usufruire delle agevolazioni fiscali previste. All’interno occorre depositare anche i bilanci entro 30 giorni dalla loro approvazione o dal termine del periodo di riferimento.

Terzo Settore: gli obblighi societari

Dicevamo che chi lavora nel Terzo Settore non può avere come missione il guadagno, ma quest’ultimo deve essere il frutto dell’attività che svolge, anche se è possibile ripartire gli utili e gli avanzi di gestione.

Tuttavia,  trattandosi di imprese sociali che muovono dei soldi e che danno lavoro, esistono degli obblighi societari da rispettare.

Uno di questi riguarda il bilancio, redatto secondo le indicazioni del Ministero del Lavoro.

L’impresa sociale è tenuta a pubblicarlo non solo su Registro del Terzo Settore (di cui abbiamo appena parlato) ma anche sul proprio sito Internet.

Per quanto riguarda gli stipendi, è vietato il superamento del rapporto 1 a 8 della differenza retributiva tra dipendenti.

Non è possibile, inoltre, pagare a dipendenti o lavoratori autonomi delle retribuzioni o dei compensi superiori del 40% a quanto previsto dal contratto nazionale di categoria, a meno che ne venga dimostrata l’esigenza per acquisire delle competenze specifiche ai fini dello svolgimento della propria attività.

Non è lecito nemmeno pagare un dipendente meno di quanto stabilito dal CCNL.

A proposito del personale, il numero dei volontari nelle imprese sociali non può superare quello dei dipendenti, cosa che, invece, può succedere nelle organizzazioni di volontariato e nelle associazioni di promozione sociale.

Chi lavora nel Terzo Settore deve avere la possibilità di essere concretamente trascinato nell’attività dell’impresa sociale in cui si trova.

È previsto, infatti, il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella capacità decisionale di ciò che riguarda in modo in cui vengono erogati beni e servizi e la loro qualità.

Le imprese sociali possono godere di queste agevolazioni fiscali:

  • detrazione Irpef del 30% sui soldi investiti dai privati e mantenuti per almeno tre anni con un tetto massimo detraibile di 1 milione di Euro;
  • deduzioneIres del 30% sui soldi investiti dalle imprese e mantenuti per almeno tre anni con un tetto massimo deducibile di 1,8 milioni di Euro.

COME NASCE  E PERCHE' E' NECESSARIO IL CENTRO SERVIZI

Dopo l’entrata in funzione del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), dall’inizio del 2022, tutti gli Enti del Terzo Settore, anche i più piccoli, dovranno sostenere una serie di nuovi adempimenti amministrativi e contabili necessari per mantenere le proprie qualifiche associative, senza temere controlli e senza incorrere in sanzioni.

L’Opera Internazionale Sant’ Elena Imperatrice, in quanto Rete Associativa Nazionale ed Internazionale, coordina e assiste  tutti gli Enti affiliati affinchè siano in regola con questi adempimenti, senza dubbi interpretativi e zone d’ombra.

Opportunità

Vogliamo dare l’opportunità a tutti gli Enti del Terzo Settore affiliati alla Confederazione PMI ITALIA /O.I.S.E.I di utilizzare il CENTRO SERVIZI ad un PREZZO molto RIDOTTO, perché è un servizio offerto direttamente dagli stessi a tutti gli affiliati ad un costo concorrenziale rispetto alle normali tariffe professionali..

Iscrizione

Iscrivendo la propria  Associazione al Centro Servizi, gli operatori saranno accompagnati passo dopo passo, tenendo aggiornato ogni documento secondo le migliori pratiche.

OPERA INTERNAZIONALE SANT’ELENA IMPERATRICE

O.I.S.E.I –  non è solo un Ente di Promozione Socio-Culturale, ma anche un Centro Studi di Ricerche, nonchè una rete associativa nazionale ed internazionale del Terzo Settore aderente a Conf. PMI ITALIA.

Lo stesso svolge i'attività di interesse generale nel campo della solidarietà sociale, della diffusione della cultura,ricerca ,formazione professionale, tutela dell’ambiente, della protezione civile, della difesa dei diritti e della Cooperazione Internazionale.

Rappresenta poi in una struttura di Coordinamento e di Rappresentanza di Associazioni di Promozione Sociale, di Organizzazioni di Volontariato e più in generale, di Enti del Terzo Settore.

O.I.S.E.I /Conf. PMI ITALIA come istrumento alla  comunità è Il legame tra sport e il sociale. 

O.I.S.E.I/Conf. PMI ITALIA è infatti da sempre convinto che pratica sportiva e solidarietà sociale siano due mondi comunicanti tra loro, come dimostrano le stupende esperienze dello sport paralimpico, dell’attività fisica come terapia per superare le disabilità, dell’educazione sportiva nelle scuole e nei centri anziani.

Saldo nel suo impegno, O.I.S.E.I /Conf. PMI ITALIA vuole essere uno strumento autonomo e coraggioso, forte di una cultura identitaria e comunitaria che contribuisca allo sforzo di tutto il Terzo Settore per guadagnarsi lo spazio che merita nella società italiana e l'estera.

Uno strumento di comunità capace di costruire nuove esperienze, di riconoscere e alimentare quei mondi vitali che crescono spontaneamente nella società civile, di confrontarsi senza complessi di inferiorità con le forze del mercato e con gli apparati pubblici e politici.

O.I.S.E.I/Conf. PMI ITALIA vuole essere un aggregatore e un moltiplicatore di identità nazionale ed internazionale, vera e propria rete di promotori di italianità.

All’interno del variegato universo dell’associazionismo italiano, ambisce infatti a rappresentare le istanze dell’italianità, dell’indole sociale della nazione, del suo senso della famiglia e della continuità tra le generazioni, del gusto per la bellezza e per il sapore, del patrimonio naturale e artistico più invidiato al mondo.

Dato i momenti difficili che stiamo affrontando ci impegniamo ancora di più a promuovere e  coltivare senza sosta, come una missione civile, per aiutare il Paese a ritrovare le ali, la leggerezza del sogno e la profondità della speranza, la memoria del suo ingegno, la dignità che gli appartiene.

Vicino ai giovani e alle famiglie

Come Ente di Promozione Sociale, O.I.S.E.I /Conf. PMI ITALIA è sempre stato vicino ai giovani, alla loro voglia di vivere, di competere e di affermarsi.

Attraverso l’impegno l'Ente nel Terzo Settore vuole essere attento anche ai loro drammi, alle loro difficoltà di inserimento sociale e lavorativo, ai pericoli di devianza e di dipendenza.

Tra le priorità di O.I.S.E.I /Conf. PMI ITALIA, è la salute delle persone e il benessere all’interno delle famiglie.

Prima che divenga un problema sanitario, la salute può infatti essere difesa con lo sport, con la prevenzione, con i corretti stili di vita che non devono essere appannaggio di pochi privilegiati, ma vanno diffusi in tutte le realtà sociali, a qualsiasi età.

Un ruolo chiave gioca qui la famiglia, base dell’educazione e della coesione sociale, che va sostenuta in quanto garante della solidarietà intergenerazionale, dei diversamente abili, delle donne che rivendicano il diritto alla maternità, nonostante tante le difficoltà sociali ed economiche.

Dall’appartenenza comunitaria alla valorizzazione del territorio

Con una creatività che spazia dalle arti allo spettacolo, dalla letteratura alle tradizioni popolari, dalla memoria storica al recupero e alla valorizzazione dei borghi e dei centri storici italiani, O.I.S.E.I/ Conf. PMI ITALIA promuove una cultura radicata nell’appartenenza comunitaria e nell’identità nazionale e internazionale.

Un impegno che va di pari passo con la valorizzazione del territorio e lo sviluppo sostenibile, attraverso progetti di agricoltura sociale, di tutela del patrimonio paesaggistico ed eno-gastronomico italiano, di protezione civile, per la difesa dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico.

Il diritto al lavoro e l’attenzione agli ultimi

Un campo nel quale il Terzo Settore può fare molto è sicuramente il diritto al lavoro, garantendo la sicurezza e la legalità negli ambienti di lavoro, la formazione professionale dei giovani e la formazione permanente di chi è alla ricerca di una nuova occupazione.

Infine, l’attenzione agli ultimi è proprio là dove i servizi sociali non riescono ad arrivare e che il volontariato porta nelle opere di assistenza una grandissima carica umana.

Per questo O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA è stato sempre impegnato contro le nuove povertà che colpiscono sempre più ampi strati sociali, anche attraverso la costituzione di gruppi di acquisto solidale e l’aiuto alimentare.

Per approfondire l’impegno di O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA nel Terzo Settore segue le nostre attività.

L’ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO TERZO SETTORE DI  O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA 

Dipartimento nazionale terzo settore: Aree e Settori 

L’impegno di O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA nel terzo settore si articola attraverso un Dipartimento Nazionale, organizzato in Aree e Settori .

Il Dipartimento nazionale del Terzo Settore è diretto dal Responsabile Nazionale, coadiuvato dal Direttore Tecnico e dai Responsabili nazionali dei coordinamenti e Settori, che si occupano di organizzare le diverse attività  nelle quali O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA è impegnata a coordinare il lavoro a livello periferico sono invece i Responsabili regionali del Terzo Settore, in stretta sinergia con i coordinamenti nazionali.

Quali enti del Terzo Settore possono affiliarsi ad  O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA ?

Si può affiliare ad  O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA ogni tipo di Ente del Terzo Settore, in particolare le Associazioni di Promozione Sociale, le Organizzazioni di Volontariato, le Imprese Sociali e gli altri Enti del Terzo Settore, come specificato nella sezione Affiliazioni.

Un soggetto del Terzo Settore può affiliarsi rivolgendosi al Dipartimento nazionale di Terzo Settore,.

Al Dipartimento nazionale di Terzo Settore  possono affiliarsi anche le associazioni culturali e ricreative che scelgono di non rientrare nel perimetro del Terzo Settore.

Cosa offre   O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA  alla sua Rete Associativa

A tutte queste realtà O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA mette a disposizione la sua Rete Associativa, riconosciuta dai Ministeri e dagli Assessorati  Regionali competenti.

I principali servizi offerti:

  • copertura assicurativa
  • assistenza alla progettazione e bandi
  • visibilità mediatica
  • consulenza giuridica per l’adeguamento degli statuti e l’iscrizione al Registro Unico  del Terzo Settore
  • reperimento di contributi economici pubblici e privati
  • corsi di formazione per dirigenti e operatori

 

SERVIZI  OFFERTI DA O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA : 

Le opportunità di servizi per il Terzo Settore a disposizione per  tutte Organizzazioni di Volontariato e per tuttui gli altri Enti del Terzo Settore aderenti.

Gli stessi sono pensati per facilitare la loro attività in un contesto complesso e in evoluzione. 

Ambiti di assistenza garantiti da O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA

  • rappresentanza istituzionale
  • assistenza a progetti per bandi
  • consulenza legale, amministrativa e fiscale
  • assicurazioni
  • convenzioni
  • autorizzazioni 

Grazie alla convenzione con il Centro Servizi di  O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA Terzo Settore, è possibile usufruire singolarmente di questi servizi, oppure in modo sinergico e globale.

IL QUADRO NORMATIVO DEL TERZO SETTORE

La riforma e il codice del Terzo Settore

Nel 2016 il Parlamento ha varato la riforma del Terzo Settore attraverso una serie di Decreti Legislativi, che ha introdotto il Codice del Terzo Settore
(D.lgs. 117/2017).

Dopo decine di anni di leggi frammentarie e scoordinate, era infatti necessario che volontariato, associazionismo sociale e impresa sociale trovassero un unico inquadramento legislativo di riferimento.

Una svolta che nasconde però anche delle insidie.

Il nuovo Codice del Terzo Settore, con la sua inevitabile complessità, rischia infatti di far affogare il mondo dell’associazionismo negli adempimenti burocratici, di stimolare interessi affaristici e politici, di subordinare le piccole organizzazioni agli apparati delle grandi sigle associative.

Anche per questo O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA  è sceso in campo: divendando riferimento per tutte le associazioni e le imprese sociali che vogliono mantenere la propria autonomia e la propria identità, nel rispetto del pluralismo e della libertà anche nel mondo del Terzo Settore.

Le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale degli Enti del Terzo Settore 

Ciò che contraddistingue gli Enti del Terzo Settore rispetto agli Enti di carattere privato, per i quali resta ferma la disciplina contenuta nel codice civile, è il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso lo svolgimento di una o più attività di interesse generale (indicate nell’art. 5 del Codice del Terzo Settore).

Il patrimonio degli Enti del Terzo Settore, comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate, deve essere utilizzato per lo svolgimento della sola attività statutaria.

A ciò si aggiunge il divieto di distribuzione, anche indiretto, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori.

Le condizioni per acquisire la qualifica di Ente del Terzo Settore

Il Codice del Terzo Settore ha attribuito agli Enti che in esso operano una chiara identità e una serie di vantaggi, non solo fiscali.

A questi si accompagnano però diversi oneri organizzativi, gestionali, di pubblicità e trasparenza necessari per poter ottenere la qualifica di Ente del Terzo Settore e godere dei benefici correlati.

La denominazione di Ente del Terzo Settore è una qualifica opzionale che può essere acquisita da un ente giuridico sommando due condizioni:

il possesso di determinati requisiti previsti dalla legge, ovvero la forma giuridica di associazione o di fondazione, lo svolgimento di attività di interesse generale, l’assenza di scopo di lucro, secondo precise indicazioni statutarie che O.I.S.E.I / Conf. PMI ITALIA ha codificato nello Statuto-tipo proposto alle associazioni che intendano affiliarsi.

l’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), in funzione da novembre 2021.

Le tipologie di Enti del Terzo Settore

Esistono varie tipologie di Enti del Terzo Settore.

Tra le più importanti:

  • Associazioni di Promozione Sociale, che svolgono attività di interesse generale nei confronti dei propri soci, dei loro familiari e di terzi non facenti parte dell’associazione
  • Organizzazioni di Volontariato, che svolgono attività di interesse generale esclusivamente nei confronti di terzi non facenti parte dell’organizzazione
  • Imprese Sociali (incluse le Cooperative Sociali), che svolgono attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
  • Reti Associative (tra cui quelle nazionali ed internazionali), che svolgono attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione e supporto degli enti del Terzo Settore loro associati.

Il ruolo chiave del volontariato negli Enti del Terzo Settore

Uno dei meriti principali della riforma è la valorizzazione della figura del volontario, che oggi ha una vera e propria definizione legislativa.

Il volontario è, infatti, una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per offrire risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, esclusivamente per fini di solidarietà.

Secondo quanto previsto dal Codice del Terzo Settore, sia le Associazioni di Promozione Sociale sia le Organizzazioni di Volontariato devono avvalersi in modo prevalente delle attività di volontariato dei propri associati.

I vantaggi per gli Enti del Terzo Settore:

  • disposizioni fiscali di favore
  • accesso al credito agevolato
  • accesso al Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore, sia a livello nazionale che regionale
  • accesso al Fondo sociale europeo
  • accesso al 5×1000 e utilizzo del social bonus
  • possibilità di sottoscrivere convenzioni e accordi di co-programmazione e di co-progettazione con le pubbliche amministrazioni